SANTUARIO ASSUNTA E TORRE |
- BAIA: IL SANTUARIO DELL'ASSUNTA, LA TORRE DEL SAGGIO, LA CHIESA DI S. VITO E PIAZZA CORTUZZI -
A questo punto (..se siamo così preparati atleticamente da non essere ancora stanchi di camminare..) possiamo scendere verso Piazza Morrone e prendere la strada in salita che porta verso il SANTUARIO di MARIA SS. ASSUNTA. Il tragitto da percorrere è pari a circa un chilometro ed è tutto in forte pendenza, ma il panorama che si gode dall'alto della piazzetta dell'Assunta (il punto più alto del paese, daltronde..) ripaga della fatica fatta per arrivarci: da qui si domina tutta la valle dell'Alto Casertano, con il Volturno che si snoda tra fitte fila di alberi rigogliosi, i vari paesini abbarbicati sulle colline circostanti (fra tutti nominiamo, da sx. verso dx., S. Angelo d'Alife, Raviscanina, Alife, Piedimonte Matese, Castello del Matese, San Gregorio Matese, Dragoni, ecc.) ed il massiccio del Matese che incombe austero e maestoso sull'insieme. Nei giorni di massima visibilità, poi, non è difficile intravedere addirittura la punta del Massiccio della MAIELLA... Sotto gli occhi attenti della MADONNA DELLA PACE (una
statua sacra scolpita in polvere d'alabastro) il visitatore si incammina verso il
Santuario non prima di avere ammirato la monumentale CROCE in acciaio alta
circa 10 metri che, di notte, si illumina rendendosi visibile a parecchi chilometri di
distanza nella vallata sottostante. Sul percorso di avvicinamento al santuario, è stata
recentemente costruita una Via Crucis (che ha sostituito la vecchia e sin troppo minimale
via Crucis preesistente) e sono state effettuate opere murarie per il recupero
architettonico dei luoghi; peccato che l'inciviltà di pochi abbia già danneggiato
gravemente la maggior parte di esse lasciando aperto e senza risposta il più angosciante
degli interrogativi: PERCHE'??.. Immediatamente dietro la Chiesetta dell'Assunta, si trova la TORRE DEL SAGGIO o DELL'ASTROLOGO, così detta perchè si ritiene sia stata abitata da un astrologo di una certa fama. Leggende mai pienamente confermate, ipotizzano che lo stesso NOSTRADAMUS pare abbia dimorato per un certo tempo in questa torre (che il celebre viaggiatore napoletano Giuseppe Alfano nomina in un suo resoconto su Baia e Latina). Ma la realtà delle cose consta anche di alcuni altri scritti, tra cui quelli dello storico e viaggiatore Gioacchino Antenori che, descrivendo la costruzione, narra che in essa era custodito un laboratorio così bene attrezzato da non poter non parlarne in termini stupiti e meravigliati. Inoltre, il ritrovamento di attrezzi scientifici, di lenti da focale e soprattutto del "PRONOSTICON" di Campanatus (sorta di compendio magico-esoterico-astronomico e - molto poco! - scientifico) ha confermato che effettivamente la Torre era dimora di uno degli astrologhi-occultisti più famosi dell'epoca. Talmente famoso che predisse a Beatrice DAragona che sarebbe diventata regina!! A profezia avverata, la stessa regina volle portare con sé a Napoli il saggio della Torre di Baia e Latina, cosa che determinò l'abbandono totale della costruzione al suo destino. Un'altra leggenda dai contorni molto più romantici e delicati,
presuppone invece che la Torre dell'Astrologo di Baia, avesse una Torre gemella nel
circondario: tale costruzione è stata effettivamente identificata nella similare (e
molto meglio conservata!) Torre del Borgo di Pietramelara. Orbene, si narra che un signorotto
pietramelarese, innamoratosi della figlia dell'astrologo bajardo, pare le lanciasse
messaggi d'amore utilizzando fuochi accesi sulla sommità della sua Torre e visibili
pertanto solo dalla sommità dell'altra (più 'parole di fuoco' di così..!?!). La
relazione, peraltro, non era vista di buon occhio dal Saggio uomo di Baia che, alla fine,
preferì lasciare il paese e la sua Torre pur di evitare che la figlia cedesse alle
lusinghe del malvisto corteggiatore. Al di là della leggenda, se ne deduce che certe magagne di
stampo familiare esistono praticamente da sempre!!... Scendendo giù a Piazza Morrone, prendiamo la prima strada che scende a sx. fino a raggiungere la stupenda cornice di PIAZZA CORTUZZI con il suo maestoso POSTO IN PIETRA. Su una delle pietre frontali del pozzo è inciso, ed ancora perfettamente visibile, l'anno della sua costruzione: 1894. Alle spalle del pozzo spicca l'importante presenza del PALAZZO BARONALE, in passato residenza estiva di baronie e famiglie nobiliari napoletane. Successivamente esso ha conosciuto varie vicissitudini che, alla fine, lo hanno portato ad un deprimente stato di degrado per niente edificante per il paese. Spalle al pozzo di Piazza Cortuzzi, incamminiamoci sulla strada a dx.;
percorsi non più di un centinaio di metri, ci ritroveremo in prossimità dell'antica CHIESA
DI
S.
VITO (patrono di Baia e Latina), con la sua architettura semplice e senza
troppi fronzoli. Il tempio ha subito vari restauri negli anni (uno, in particolare,
operato verso la fine dell'800 dal Parroco Don Domenico Comparone, è ricordato in una targa circolare apposta
sulla facciata esterna) che però, purtroppo, ne hanno progressivamente snaturato
l'aspetto originario. Il primitivo colore rosa pastello della facciata (ancora
visibile fino a qualche tempo fa sul solo campanile), è stato oramai sostituito
da una più semplice ed anonima tinteggiatura bianca. Gli stessi interni sono stati sostanzialmente modificati, anche in seguito ai
svariati furti perpetrati nel corso degli anni. Nella Chiesa sono custodite varie pregevoli statue
di Santi (alcune scolpite nel legno), tra le quali quella di San Vito Martire - Patrono
della cittadina - e quella di S. Sebastiano, raffigurato morente dopo aver subito il
martirio.
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